Pagine

domenica 23 dicembre 2012

Come una Farfalla...

Ricomincio con un'altra me, 
perchè tutti viviamo dei cambiamenti: 
cambiano l'età, le amicizie, i sentimenti, le priorità, gli obiettivi.. 

Sono sempre IO, ma vedo cose diverse e vivo cose diverse. 

Non mi permetto di dire che sono migliorata, né evoluta, bensì cambiata.

Mi sento meno bambina e più donna e non mi spaventa esserlo. 

Sono più selvaggia, meno programmata, affronto il cambiamento con meno ansia. 

Ho obiettivi più chiari e sono più sfrontata.. 

Ho imparato a godermi ogni singolo istante e mi sento mamma, quanto donna in uguale misura! 

Sono stati anni duri, dove mi sono messa da parte, 
c'era bisogno di essere o troppo mamma, o troppo moglie, o troppo donna in carriera.

Non c'è stato mai nessuno che mi abbia chiesto quello che preferivo essere e mi sono sempre barcamenata per tentare di tenere tutto in piedi. 

Ho capito che si può sbagliare, 
che non è detto che tutto debba sempre funzionare nel migliore dei modi,
   sono più indulgente con me stessa. 

Mi curo di più, ha vinto la crema anti-age che mi sono convinta a comprare;
ho imparato che non sono né bianca né nera, ma piena di sfumature! 

Sto meno curva e me ne frego di ciò che pensa la gente, penso a me stessa prima di tutto e non vuol dire essere egoista bensì cercare di essere il meglio come persona affinchè gli altri possono trarre da me il meglio per loro.

Ho imparato che la gente ha bisogno di sentirsi guidata, perchè pochi hanno il coraggio di intraprendere una propria strada, l'alternativa, quella che non è così sicura e dove l'arrivo è incerto.

Le persone mi fanno meno paura. 

Ho avuto la fortuna, per la prima volta nella mia vita, di vivere momenti di una felicità estrema e accorgermene mentre mi succedevano.

Ho lottato con tutta me stessa per le cose in cui credo e ci sono arrivata come un uragano.

Ho meno filtri, sono più fisica; non temo più i miei sentimenti, mi sono nuovamente emozionato ho imparato di nuovo a piangere per gioie e dolori.

Combatto con le idee chiare e non solo per il gusto di farlo e non mi vergogno più di ammettere di aver bisogno della mia libertà.

E' stato un anno importante, dove sono riuscita ad uscire dal guscio, dove per la prima volta ho preso le redini della mia vita e non mi sono fatta travolgere dal resto del mondo.


Ho preso il volo.. finalmente!

sabato 9 giugno 2012

Gloss e Mascara!

Quando mi chiedono come è possibile che da una mamma come me 
siano potute venir su 2 bimbe così patite del make up e dell'abbigliamento, 
la risposta è semplice e di seguito potete ben capire di chi è la "colpa": 
- mia 0%
- nonna paterna 25%
- bisnonna materna 25%
- zia Clisty 50 %

La zia Clisty è stata la prima tata della ciurma, ci ha insegnato a ridere, a ballare, a passare il mascara almeno 100 volte ad occhio, ad aspettare 2 minuti e ripassarlo ancora! Ci ha insegnato che il rossetto va dato su labbra asciutte, a mettersi  orecchini diversi, ad osare, ci ha insegnato a fare pettinature stravaganti,  a mettersi le minigonne.. Ha insegnato alle ragazze a saltare, ad andare sull'altalena, a rotolarsi nella terra e a continuare  a ridere. 
Ora che ha trovato un lavoro vero ha lasciato un gran vuoto, tanto che tutti i giorni la penso e l'aspetto che arrivi trafelata con un sacchetto pieno dei suoi vestiti che mi dice 
"te li presto per un po' così hai più roba per ricambiarti... "
Non c'è giorno che non venga rammentata e soprattutto non c'è giorno che non la ricordi mentre mi racconta come vanno trattati gli uomini e sorrido perché dall'alto dei suoi ventanni ha proprio ragione...

Grazie zia Clisty, quando vuoi ti aspettiamo con le ultime novità dal mondo della cosmesi....

TI VOGLIAMO BENE!

Sx Io, mi si riconosce dalla folta capigliatura; dx  la Zia Clisty mentre tenta il miracolo!

martedì 5 giugno 2012

Ninna Nanna.....


E' da stamani alle ore 6.13 che attendo questo beato momento.
Stasera non c'è niente da dire, c'è solamente bisogno di mangiarsi un cucchiaio di nutella, farsi una doccia, distendere le gambe e addormentarsi.

Vi lascio con questa dolce Ninna Nanna 
(In rete si trovano -ancora e grazie al cielo- dei veri e propri poeti)

Caro babbuccio...caro papà...
son piccolina e nun saccio parlà..
ma se capissi quello che penso..
ti accorgeresti che sei un po str..onzo
Certo nn piango senza ragione...
son piccolina..e son rompi.....cogl.......
ma l'unico modo per comunicare è solo il pianto
e qualche segnale......
Per esempio papà..
Se nella bocca mi ficco un ditino...
mi sta spuntando un altro dentino..
e se qualche volta mi vedi sputare..
mi hai dato per sbaglio il biscotto del cane...
papà...ma chi te l'ha chiesta sta ninna nanna..
con quella voce di trombone schiattato...
se vuoi che dorma...dammi una canna..
chi ha avut ha avut...chi ha dat ha dat...
Caro babbuccio caro papà...c'ho solo un anno e nun saccio parlà...



SOGNI D'ORO


Kaori Watanabe


lunedì 4 giugno 2012

S.O.S TATA

Alice, a sedere sul suo lettino, con lo sguardo accigliato: "Mamma mi fai inca@@ale".

Tata Lucia dice di ignorare le parolacce ed io faccio finta di non sentire.

Alice: "Alle, la mamma mi fa inca@@ale ploplio davvelo tanto".

Allegra: "Mammaaaaaaaaaaaaaaaa la Cice dice le parolacce vieni a picchiarla“;
(ora, onestamente ogni tanto qualche sculacciata mi scappa, ma il verbo "picchiare" è un po' eccessivo; 
io comunque continuo ad ignorare).

Alice: "Mamma te folse hai gli olecchi che non sentono bene!"

Allegra: "Cice perché la mamma ti fa inca@@are?“
(vai così, ci manca Edod e siamo al completo...)

Alice: “Allola secondo te l'Alle, io sono più calina o più bluttina?“
(o mamma, ma di che parlano?)

Allegra: "Sei carina quando ti metti la gonnella, mentre quando ti metti i leggins un po' meno, forse devi farti dei codini, anche se ti danno fastidio, devi pensare che sei carina, poi forse se vuoi ti puoi dare una truccatina e poi non devi fare quelle mosse da maschio, devi essere più buona e poi non devi fare arrabbiare la mamma e poi i giochi di Edoardo sono di Edoardo, quelli miei sono miei, io ti posso prestare delle cose che mi fanno schifo, però non devi romperle, Alice hai capito, Cice, Cice, Ciceeeeeeeee?"

Alice, stravolta dalla paternale si è addormentata, io nascosta dietro la porta mi trattengo dal non scoppiare a ridere. Gattonando, esco dalla zona a rischio per non farmi vedere.

Tata Lucia, io ti amo, vorrei avere il tuo numero di cellulare sei la paladina della giustizia 
(sei come Sailor Moon). 
Tata Lucia ha sempre ragione, i bimbi vanno lasciati stare, se mi fossi intromessa, non sarei stata partecipe del fantastico comizio di Allegra e soprattutto del fatto che Alice, escluso le "erre" che ancora lasciano a desiderare conosce il 99% del vocabolario italiano!

W S.O.S TATA 



Questa bimba è il clone di Alice e la fetta di pancarrè è il clone della sua colazione!

venerdì 1 giugno 2012

La Giusta Misura

E' come nel film "Il diavolo veste Prada", il mondo della moda è così: 
non ci sono orari, consegne rapidissime, stronzi che ti vogliono fottere, sforzi sovrumani per terminare campionari, sfilate riuscite sul filo del rasoio, però è anche elettrizzante, colorato, affascinante, irreale. 
Ieri sera, sono tornata dal lavoro stremata, i bimbi sulla soglia della porta di casa mi sono saltati in braccio senza nemmeno farmi appoggiare la borsa, ho fatto la doccia a tutti, ho cercato di riordinare la casa, per fortuna la nostra super tata ci aveva preparato la cena! 
Ma io ero stravolta, a malapena riuscivo a tenere gli occhi aperti.
 Mister Minù sommerso da riunioni di lavoro era "irraggiungibile", ho dovuto chiamare la nonna in soccorso che con il braccio rotto è arrivata a confortarmi più che ad aiutarmi 
(ma era ciò di cui avevo bisogno).
Alle 21.30 tutti dormivano ed io finalmente distesa sul divano, mi immaginavo un'ora serena, ho preso il mio BlackBerry per controllare le email di lavoro che ininterrottamente arrivano anche molto dopo l'orario!
Si richiedeva un paio personale di scarpe per la "Grande Capo".. 
Io nel panico per la consegna rapidissima ho dormito pochissimo, ero in preda all'ansia, sono arrivata in ufficio all'alba, ho richiesto sforzi ai miei collaboratori, organizzato autisti, spostato montagne... 
Ma ero riuscita nell'intento: 
le scarpe erano pronte, perfette, in perfetto orario per un avvenimento che doveva essere perfetto!
Il resto è storia, quel paio di scarpe non era più così urgente, l'ansia, la notte persa, le fatiche mie e dei miei colleghi inutili.. La moda è questa, richieste impossibili cambiamenti all'ordine del giorno, ora una cosa tra mezz'ora tutto il contrario, ci viene richiesta organizzazione, flessibilità, rapidità! 
Ma per fortuna il mio è un lavoro fatto da persone da una vera e propria squadra ed è questo che rende noi umani a volte sovrumani, il fatto di trovare soluzioni all'unisono, di lavorare per un unico scopo, con la consapevolezza di fare uno splendido lavoro sì, ma soprattutto di essere una grande famiglia!


martedì 29 maggio 2012

La Terra Trema!

Le ragazze sono state evacuate dall'asilo, 
Edoardo invece no (il Comune del suo asilo non ha ritenuto di dover far uscire i bambini).
Le maestre mi hanno chiamato ed io ero in mezzo ad una riunione di lavoro dove fino a quel momento la problematica più grande da affrontare era quella di trovare giuste accoppiature per alcuni tessuti.
Pur sapendo che non era successo niente di grave ho lasciato tutti i miei colleghi e sono corsa in macchina a prendere i miei bimbi.
Erano tutti fuori ed Allegra appena mi ha visto mi è corsa incontro, è montata in macchina mi ha sorriso e mi ha detto:
"Ci hanno fatto uscire cantando e facendo la lunga tela (tutti in fila mano per la mano), in giardino abbiamo fatto il girotondo le maestre parlavano di terremoto; 
mamma io forse in quel momento avevo le orecchie tappate perché io non ho sentito niente..."
Ho sorriso, perché solo un bambino può alleggerire queste ore drammatiche. 
Anche io voglio avere le orecchie tappate e gli occhi chiusi, per poi svegliarmi ed accorgermi di aver fatto un brutto sogno..
Un affettuoso abbraccio alla nostra vicina Emilia Romagna, nella straziante attesa che tutto finisca!

martedì 22 maggio 2012

CAOS

Ore 20.45 il mio salotto era completamente sommerso da pentole, coperchi, mestoli, bicchieri dell'Ikea colorati, piatti di plastica, patate, fusilli crudi, posate, mattarello, 3 spazzole, una tovaglia, 4 bambole, 5 contenitori per alimenti, una bottiglia vuota, 3 barbie ed un mini carrello della spesa.

Edoardo leccava le patate (con la buccia e non lavate), le buttava nella pentola, ci infilava la testa dentro, riprendeva le patate e ricominciava il giro.

Alice con il mattarello tentava di togliere le pieghe sulla tovaglia stesa sul tappeto, nel frattempo teneva d'occhio le patate in mano ad Edoardo e chiedeva ad Allegra i nomi dei suoi bimbi. 

Allegra, chiaramente non rispondeva ad Alice che continuava imperterrita con la stessa domanda intonando una fantastica cantilena, ma ha preso i fusilli, li ha messi nella bottiglia di plastica ed ha iniziato ad utilizzarla come strumento musicale.

A quel punto tutto ha preso piede ad un ritmo infernale: Edoardo sbatteva le pentole sul marmo, Alice picchiava il mattarello per terra cantando "ilcoccodrillocomefa", Allegra soddisfatta ai massimi del gioco creato, ha iniziato a saltare sul divano... 


Io nel frattempo mi sono messa seduta per terra, in un angolo della stanza, mi sono infilata le cuffie dell'ipod nelle orecchie, ho scongiurato che la mia vicina di casa non chiamasse la polizia, ho supplicato tramite sms Mister Minù di tornare presto (cosa che non è avvenuto) e per terminare mi è scesa anche una lacrima di disperazione.

Dopo tutto ciò, mi sono alzata in piedi, avrei preso tutti per le orecchie e fatto una bella ripassata, in realtà ho messo "waka waka" e ci siamo messi a ballare... Io continuavo a piangere, ma nel caos generale nessuno se ne è accorto.

Tento la perfezione, ma stasera, come tutte le altre sere ciò non è avvenuto.. E' tutto un gran caos e più ne vorrei uscire, più mi ci ritrovo dentro fino al collo... 
Quando la gente mi chiede "è dura?" 
"Che ca@@o è dura si!"  
Ma ormai sono in pista... e allora preferisco BALLARE!!!